MISA AMARO. Piogge intense, inondazioni e alluvioni storiche a Senigallia» dal secolo XV al secolo XX
17 Dicembre 2021
Un nuovo interessante studio di Giuseppe Santoni e Rossano Morici nella sezione “Libri Digitali” del nostro sito.
Gli autori del libro nell’intitolarlo Misa amaro, avranno pensato che forse nessun altro titolo era più adatto, visto che i testimoni delle epoche passate scrivevano che: «è difficilissimo di potere scrivere tutte le stridolenze che si sentirono a Sinigaglia» durante alcuni eventi che narrano, oppure che: «la compassionevole e memoranda disgrazia accaduta» è ben giusto che «resti a posteri di memoria», «attesoché il danno fatto e recevuto è stato inestimabile».
Come era possibile perciò intitolare diversamente, se non «Misa amaro», un libro sulle alluvioni storiche di Senigallia?
Giuseppe Santoni e Rossano Morici, nel narrare le «Piogge intense, inondazioni e alluvioni storiche a Senigallia» dal secolo XV al secolo XX, danno conto di ben 43 eventi alluvionali documentati, di cui 16 gravissimi, e di un’altra decina di eventi in cui, per fortuna, le grandi perturbazioni meteo non dettero origine a vere e proprie inondazioni.
Le fiumane avvennero in tutte le stagioni e i mesi dell’anno, soprattutto durante l’autunno e durante il mese di luglio, in coincidenza con il mare grosso da levante, da ostro, scirocco, libeccio e bora.
Il Misa, le cui acque scorrono così pigre e fiacche che non riescono a trasportare a valle i detriti e interrano l’alveo, talvolta da piccolo torrente «sonnolento, per più mesi all’anno quasi completamente asciutto» può risvegliarsi all’improvviso e trasformarsi in un “torrentaccio” violento che genera «una grave preoccupazione per la nostra città».
Nella ricerca gli autori hanno considerato inoltre non solo la città, ma tutta la platea alluvionale su cui sorge Senigallia, compresi i numerosi fossati che non confluiscono nel Misa, ma sfociano (o sfociavano) direttamente in mare, che nei secoli hanno generato gravi problemi di contenimento delle acque meteoriche, intorno (o sopra) ai quali negli ultimi decenni si è costruito irresponsabilmente.
Un libro, in conclusione, di sicuro interesse per tutti i cittadini che ad ogni medio evento meteorologico stanno in grande apprensione per quello che può succedere all’improvviso.
Per permettere uno consultazione più agevole, la ricerca si presenta divisa in due volumi: la Parte Prima dal secolo XV al XIX; la Parte Seconda tutta dedicata al secolo XX, è arricchita di grafici significativi di facile interpretazione, che aiutano a valutare meglio gli eventi narrati.
Dott. Lorenzo Campanelli